Caterina Percoto (1812-1887) rappresenta un’autentica icona di narratrice ottocentesca che – fedele alla lezione manzoniana, da cui spesso avrebbe tratto situazioni narrative, temi, motivi e stilemi – nei suoi racconti campagnoli, scritti nel pieno della temperie del romanticismo risorgimentale, si proponeva di descrivere gli «umili dolori della povera gente». La Sçhiarnete, titolo che prende spunto da un’antica usanza friulana, pone al centro della narrazione un travagliato amore contadino – la vicenda di due fidanzati, Tina e Armellino – e sviluppa intorno alla figura della protagonista, Tina, «sfortunata fanciulla» destinata al convento, una sorta di singolare Bildungsroman al femminile.
La Sçhiarnete
Un racconto friulano
Adriana Chemello è docente di Letteratura italiana presso la Facoltà di Lettere e Filosofia dell'Università di Padova. Ha pubblicato numerosi saggi in volumi miscellanei in Italia e all'estero, occupandosi del genere epistolare e di quello biografico, con particolare attenzione alla raffigurazione letteraria del lettore e della lettrice. Ha collaborato al volume A History of Women's Writing in Italy (Cambridge 2000). Tra i suoi lavori recenti: Vittoria Aganoor. Lettere a Giacomo Zanella (1876-1888) (Mirano-Venezia 1996); Parole scolpite. Profili di scrittrici degli anni Novanta (Padova 1998); Alla lettera. Teorie e pratiche epistolari dai Greci al Novecento (Milano 1998); Geografie e genealogie letterarie, con L. Ricaldone (Padova 2000); Tre donne d'eccezione. Vittoria Aganoor, Silvia Albertini Tagliavini, Sofia Bisi Albini. Dai carteggi inediti con Antonio Fogazzaro (Padova 2005).