Il volume propone – attraverso una serie di vivaci interventi di scrittrici dei nostri giorni – una riflessione sulla “parola”. In una società in cui la parola si logora per eccesso d’uso, ha un’indubbia valenza educativa per tutti recuperare il senso della parola e imparare a rispettarlo. Raccontare è una forma primaria dell’oralità: si racconta per comunicare un evento, per rendere partecipe l’altro di un’esperienza. La scrittura è il passaggio ulteriore, più complesso, non scontato. Implica una consapevolezza, il superamento di una soglia dalla quale è difficile retrocedere, soprattutto richiede uno spazio di tempo per sé e la paziente ricerca della parola in grado di significare. Ogni forma di scrittura – individuale, irripetibile e nel contempo aperta verso un altro sé, verso un lettore – tradisce un bisogno di condivisione.
Parole scolpite
Profili di scrittrici degli anni Novanta
a cura di
Adriana Chemello è ricercatrice presso il Dipartimento di Italianistica dell’Università di Padova. Si occupa di letteratura italiana contemporanea, con particolare attenzione alla scrittura femminile, a cui ha dedicato numerosi saggi e articoli. Vive a Vicenza.