Dopo essere stato lettore di matematica allo Studio di Pisa, Galileo Galilei si stabilisce a Padova nel 1592, diventando professore presso l’Università patavina, crocevia fondamentale per la cultura europea del tempo: il 7 dicembre di quell’anno tiene, nella sede del Bo, la lezione inaugurale del suo corso di “matematiche”. Sarà proprio a Padova che Galileo trascorrerà quelli che vorrà ricordare come “li diciotto migliori anni” della sua esistenza, durante i quali egli diventerà celebre in tutta Europa per le sue scoperte, ponendo le basi del metodo scientifico moderno fondato su elementi quali osservazione, ipotesi ed esperimento. Del 1609 è la scoperta della superficie lunare, della via Lattea, delle nebulose e dei quattro satelliti di Giove, grazie al cannocchiale costruito nel suo laboratorio, con una enorme risonanza nel dibattito intellettuale del periodo. Esattamente a quattro secoli di distanza da quelle osservazioni celesti, nell’Anno internazionale dell’astronomia proclamato dall’Onu, i saggi raccolti in questo volume esplorano i diversi aspetti legati alla poliedrica, affascinante figura di Galileo, iniziatore della scienza sperimentale, ma anche uomo di pensiero e “prototipo del ricercatore moderno”.
Attualità di Galileo Galilei nella vita scientifica di oggi e di domani
Rapporti con la Chiesa e con gli scienziati europei
scritti di Francesco Angrilli, Claudio Bellinati, Francesco Bertola,
Antonio Daniele, Remigio Presenti, William Shea