Sandon è un piccolo centro della provincia di Venezia, poco più di mille abitanti nell’area pianeggiante della Riviera del Brenta. Diventato comune nel 1806, Sandon venne poi definitivamente unito a Fossò nel 1815, quando il Veneto passò sotto il controllo del governo austriaco. Con queste sue Memorie, l’autore rende omaggio al genius loci con stile asciutto e con un ampio corredo di immagini, scegliendo un registro che sovrappone consapevolmente la cronaca personale e la “grande storia” tra Otto e Novecento, senza dimenticare un rapido excursus sulle tracce di civiltà più antiche affiorate nel territorio.
Combinazione di saga familiare e racconto di una comunità saldamente ancorata ai riti e alle tradizioni della società rurale, la narrazione di Salvatori abbraccia varie generazioni e giunge fino ai giorni nostri. L’origine del primo nucleo di Sandon si può rintracciare in due monasteri: quello delle Celestine e quello delle Monache di San Giovanni del Torcello, attorno ai quali si forma lentamente la parrocchia, la chiesetta di San Giacomo, che assumerà la struttura attuale nel Settecento. Sullo sfondo degli eventi narrati rimangono il paesaggio della campagna veneta e il profilo di Villa Celestia Saggiori Salvatori – villa dotata di uno splendido porticato, costruita nel XVII secolo in luogo di un convento e destinata ad incrociare le Memorie autobiografiche di Salvatori.
Memorie di Sandon
Ferdinando Salvatori, nato a Padova nel 1920, si è laureato in Ingegneria Industriale Meccanica all’Università degli Studi di Roma e ha conseguito il diploma per “Corso triennale di cultura superiore religiosa” della Pontificia Università Gregoriana di Roma. Nel 1984 gli è stato conferito dal Presidente Pertini il titolo di Grande Ufficiale al merito della Repubblica Italiana, nonché il diploma di onore a “Combattente per la libertà d’Italia”. Ha ottenuto inoltre il diploma di “Benemerito della Rotaia” e poi di “Anziano della Rotaia” negli anni 1975 e 1985, conferiti dal Direttore delle FS, ed è stato Dirigente generale delle Ferrovie dello Stato con incarico di Direttore del Compartimento di Firenze per otto anni fino alla quiescenza per limiti di età nel 1986; Presidente della Commissione mista FS, Regione Toscana, Provincia e Comune di Firenze per lo “Studio di fattibilità del sottopasso ferroviario di Firenze”; Onorevole Accademico della “Accademia Internazionale Medicea”. Ha frequentato negli anni 1986-1987 e 1987-1988 presso l’Università Internazionale dell’Arte di Firenze la Scuola di specializzazione in Archeologia e Arte nell’Etruria e nel Mediterraneo antico.
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