Il volume introduce il lettore alla produzione artistica e poetica del pittore Tano Festa (1938-1988), esponente della cosiddetta “Scuola di Piazza del Popolo” di cui facevano parte artisti quali Mario Schifano e Franco Angeli, compagni di vita nella comune avventura artistica lungo tutto il corso degli anni Sessanta. Tra gli artisti di quel periodo amici di Festa, vi furono Sergio Lombardo, Renato Mambor, Giosetta Fioroni, Jannis Kounellis, Pino Pascali, Mario Ceroli, Giuseppe Uncini, Mimmo Rotella, Enrico Castellani, Gino Marotta, Giulio Paolini, Cesare Tacchi, Fabio Mauri e il fratello Francesco Lo Savio.
Il libro, ideato e curato da Anita Festa, presidente dell’Archivio Tano Festa, propone 18 poesie – uniche rimaste tra le numerose scritte dall’autore e raccolte dal grande collezionista Giorgio Franchetti – affiancate da un’accurata selezione di riproduzioni di opere dell’artista e di fotografie che lo ritraggono in diversi momenti della sua vita.
Nella prefazione la figlia, con tono affettuoso e con il necessario distacco, tratteggia il profilo dell’uomo e dell’artista, racconta la storia delle sue origini e il periodo romano dei primi anni Settanta e ricostruisce, attraverso le lettere all’amico ed estimatore Giorgio Franchetti, il suo soggiorno americano che lo vide in contatto con personalità e ambienti internazionali.
Nel volume sono inoltre pubblicati un testo del giornalista Furio Colombo della fine degli anni Sessanta e uno della critica d’arte Laura Cherubini concepito per la mostra “Fratelli”, curata da Maurizio Fagiolo Dall’Arco e tenutasi a Ca’ Foscari durante la Biennale d’Arte Contemporanea di Venezia del 1994 a cura di Achille Bonito Oliva.
È inoltre riproposta una delle più belle interviste a Tano Festa, realizzata negli anni Settanta, a cui segue la lettera allo storico dell’arte Arturo Schwarz.
Il volume contribuisce a far riscoprire la figura di Tano Festa, personalità di rilievo sulla scena artistica italiana e internazionale del secondo Novecento.
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