La collezione di Vincenzo Stefano Breda, imprenditore, uomo politico e personaggio pubblico di grande rilevanza nella Padova di fine Ottocento, presentata in queste pagine, documenta non soltanto il gusto di un secolo, ma anche il piacere di circondarsi di oggetti estremamente vari e decorativi tipico dell’epoca. Contenitore ideale della collezione la villa di Ponte di Brenta, acquistata da Breda nel 1859 e ampliata con passione, a partire dal 1860 inizia ad ospitare gli acquisti del senatore padovano.
I ritratti di famiglia, accanto alle copie di quadri del Rinascimento, alle vedute di Venezia e a soggetti religiosi o romanticamente simbolici, costituiscono, assieme alle ceramiche orientali e ai bronzi che recuperano il gusto classico e rinascimentale, i tasselli di una raccolta caratterizzata da una varietà del gusto, sontuosamente borghese, che anima la seconda metà del XIX. [Catalogo della mostra in occasione del centenario della scomparsa di Vincenzo Stefano Breda, Ponte di Brenta Padova, Villa Breda, 10 maggio - 8 giugno 2003]
Un collezionista dell’Ottocento.
Vincenzo Stefano Breda (1825-1903)
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