In un’Italia appena unificata, dall’identità nazionale ancora vaga e indistinta, De Amicis, nelle vesti di inviato speciale, narra di un Oriente confusamente esteso tra l’Africa selvaggia e la decaduta civiltà musulmana, come seducente cornice per sogni di evasione e di trasgressione. Nel reportage, frutto del suo viaggio in Marocco, De Amicis mette a nudo le proprie passioni, idiosincrasie, incomprensioni.
L’autrice indaga la forza di suggestione della letteratura di viaggio di Edmondo De Amicis, nel suo richiamo ai maggiori modelli francesi (T. Gautier e E. Fromentin), sullo sfondo del quadro storico segnato dalle evoluzioni del viaggiare, dei mezzi di comunicazione e della conoscenza della realtà, in una prospettiva che considera gli apporti dell’antropologia, dell’estetica e della critica testuale.
2001, pp. 110, ill. bn
ISBN
978-88-7115-212-7
€ 14,46 € 13,74
De Amicis in Marocco. L’esotismo dimidiato
Scrittura e avventura in un reportage di fine Ottocento
prefazione di Ilaria Crotti
Valentina Bezzi, dottoranda in Italianistica presso la Facoltà di Lettere dell’Università di Venezia, si occupa di letteratura di viaggio con particolare attenzione ai generi del reportage e ai suoi esiti italiani ottocenteschi e contemporanei. Al Viaggio in Italia di Guido Ceronetti ha dedicato un articolo in «Studi novecenteschi» (1995) e un saggio apparso tra gli atti del convegno Il viaggio in Italia: modelli, stili, lingue (Napoli 1999). Attualmente sta svolgendo una ricerca sui quaderni di viaggio di Edmondo De Amicis conservati presso la Biblioteca Civica di Imperia.