Figura misteriosa e controversa quella del vicentino Marc’Antonio Pigafetta, protagonista della letteratura di viaggio del Cinquecento con l’Itinerario da Vienna a Costantinopoli. Fuggito dalla Serenissima perché accusato di omicidio, Pigafetta si rifugiò dapprima in Germania e poi in Inghilterra: sarà proprio a Londra che, nel 1585, pubblicherà il suo Itinerario, opera concepita ben diciassette anni prima, tra il 1567 e il 1568, quando si trovava al seguito del Vrancic, inviato da Massimiliano II presso la “Sublime Porta” per trattare la pace con Selim II, il sultano dei Turchi.
Nell’Itinerario, Marc’Antonio Pigafetta offre una descrizione curiosa e accurata dei luoghi attraversati nel viaggio di andata e ritorno da Vienna a Costantinopoli, soffermandosi in particolare sulla sua destinazione: la capitale dell’Impero ottomano, i suoi monumenti, i suoi dintorni, ma anche le abitudini, gli usi e i costumi della popolazione locale. Nonostante la notevole originalità, il reportage di Pigafetta dovette attendere il 1890 per essere ristampato, a secoli di distanza dalla sua pregevole editio princeps.
Questa edizione dell’opera, a cura di Daria Perocco, contribuisce a gettare nuova luce sull’autore, fornendo una serie di notizie biografiche finora sconosciute o inedite. Il testo, curato con rigore filologico, è riproposto con un ampio commento che fornisce al lettore tutte le informazioni utili alla sua comprensione e a una maggiore conoscenza del gentil’huomo vicentino e del suo tempo.
Itinerario da Vienna a Costantinopoli
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