Chi potrebbe sostenere, fra quanti abbiano consuetudine con musei ed esposizioni, di non essere mai stato attratto, senza darsene sulle prime motivata ragione, da un’opera anziché da altre e di non aver sognato di possederla per mirarla e rimirarla nella riservatezza di un proprio spazio privato o domestico?
Nelle pagine di questo volume, uno storico dell’arte costruisce e narra un personale, immaginario museo costituito da opere (perfino un santuario e una città), viste nel corso degli anni in giro per il mondo, che ne hanno sollecitato la curiosità e suscitato il desiderio irresistibile di farle proprie, per interrogarle al di fuori dei codici del mestiere. Attraverso un’esposizione che mescola le cadenze del racconto a quelle del saggio, le avventure degli artisti e delle creazioni artistiche sono il pretesto di uno strip-tease che cala domande incalzanti per tentare di dare risposte a un’interminabile inquietudine.
Museo di Memorie
Strip-tease di uno storico dell’arte
Lionello Puppi insegna Storia dell’arte moderna presso il Dipartimento di Storia e critica delle arti dell’Università di Venezia che attualmente dirige. Si è occupato, in qualche centinaio di contributi tra volumi e saggi pubblicati nei maggiori periodici specializzati, di storia e critica delle arti figurative, dell’architettura, della città e del territorio tra XIV e XX secolo.