Scrittrice e filosofa francese di famiglia ebrea, Simone Weil è tra le figure intellettuali più rilevanti del Novecento. Pur nell’arco di una breve esistenza, fu autrice prolifica e pensatrice raffinata, dedita a promuovere un pensiero filosofico religioso che incoraggiasse alla fratellanza attiva e al solidarismo.
A partire da una riflessione sul nichilismo occidentale, Stefania Massari mette in luce la trascinante urgenza di ripensare una nuova “apertura dialogica” tra fede e filosofia, e di declinare il pensiero religioso verso una più profonda considerazione degli inderogabili temi etici dell’oggi. Intrecciando un fittizio ma appassionato dialogo con Simone Weil, l’autrice tenta di rispondere a quegli interrogativi sul senso della fede che la pensatrice francese rivolse a padre M.-A. Couturier in Lettre à un religieux, e da qui muove le proprie analisi sulla religiosità nell’epoca odierna.
Attraverso la disamina di alcuni dei più celebri saggi della Weil, tra cui Dernier texte, Cahiers e Attente de Dieu, vengono messe a tema alcune riflessioni attualissime, mai esauste: il significato dell’appartenenza religiosa nella società odierna e il ruolo della Chiesa cristiana nei progetti di etica pubblica, ruolo mai apprezzato dalla Weil; ma soprattutto l’autrice sottolinea la necessità, oggi, di una più matura apertura del pensiero religioso per approcciarsi e dialogare con la filosofia in un modo nuovo, che ritrovi quella concreta e fattuale disposizione verso gli importanti temi dell’etica della nostra società.
Del pensiero d’amore
Dialogare con Simone Weil
Bruna Stefania Massari, laureata in Scienze Politiche presso l’Università degli studi “Aldo Moro” di Bari, ha conseguito il Perfezionamento in Criminologia generale e penitenziaria presso la Facoltà di Giurisprudenza dello stesso ateneo e, successivamente, la laurea in Scienze Religiose presso l’ISSR - Facoltà Teologica Pugliese. È cultrice delle discipline storico-filosofiche.