È una raccolta di saggi di una ‘libera lancia’ intellettuale su questioni di letteratura, politica, storia delle idee: dalle avanguardie storiche (italiana, russo-sovietica, francese) all’interpretazione di alcune figure della storia letteraria italiana (da Manzoni a Ungaretti, da Serra a Debenedetti, Pasolini), oltre alla discussione sulla ‘nuova critica’ di Barthes. Poi c'è la resa dei conti con il marxismo, reale o ideologico, attraverso un autocritico congedo. Infine i conti fatti dall’Autore con se stesso, senza chiudersi nell’autodifesa e nell’autolegittimazione e senza epurare la memoria di ciò che si è stati.
A conti fatti
Avanguardie, marxismi, letteratura
Gianni Scalia, docente di Letteratura italiana presso l’Univesità di Siena, è stato tra i fondatori o redattori di alcune tra le più importanti riviste a partire dagli anni ’50. Autore di numerosi studi sulla letteratura contemporanea, dirige attualmente la rivista «In forma di parole». Tra i suoi saggi ricordiamo: Lacerba - La Voce (Einaudi), Letteratura, critica ideologia (Marsilio), Letteratura e società da Verri a de Sanctis (Cappelli), Signor capitale e signora letteratura (Dedalo), De Anarchia (Savelli), La mania della verità. Dialogo con P.P. Pasolini (Cappelli).