A seicento anni dalla scomparsa, questo volume rimedita l’opera di Squarcione, particolarmente significativa dal momento che la ricostruzione della fisionomia artistica del pittore, potendosi basare su pochissime opere di attribuzione certa, ha sempre creato tra gli studiosi opinioni contrastanti. La Padova del Quattrocento era un crocevia di tendenze contraddittorie: da un lato si affermava sempre più una cultura rinascimentale, dall’altra esistevano altri fermenti, ancorati a una lettura della realtà ancora di stampo medioevale. Lo “squarcionismo” si riconosce in queste tendenze, attratte in modo inevitabile verso la nuova arte. I saggi raccolti costituiscono un importante momento di approfondimento delle conoscenze sulla tecnica di esecuzione e sui contatti con le altre aree culturali. [Atti delle giornate di studio, Padova, 10-11 febbraio 1998]