Da abbacchiasse a zuppo, oltre tremila lemmi romaneschi spiegati da Giuseppe Gioachino Belli (1791-1863) nei suoi 2279 sonetti. Un repertorio lessicale preziosissimo raccolto nelle vesti di un Glossario integrato con i rinvii e i riferimenti puntuali alle opere della letteratura precedente (dalla Cronica dell’Anonimo Romano alla Didone abbandonata di Alessandro Barbosi, passando per i grandi poemi del Sei-Settecento Jacaccio, Meo Patacca, La libbertà romana). Con questa articolata struttura il dizionario d’autore, basato sull’autoannotazione del poeta, si estende fino a divenire un vocabolario storico dal quale ricavare preziose informazioni, utili per lo studioso della lingua e per il dialettologo, e anche per il semplice appassionato di cose romanesche – che scoprirà, ad esempio, come il termine racchia ai tempi del Belli indicasse una «bella e prosperosa giovane»: tutto il contrario dell’odierno significato del termine.
Glossario dei sonetti di G.G. Belli
e della letteratura romanesca
presentazione di Luca Serianni
Nicola Di Nino collabora con il Dipartimento di Italianistica e Filologia romanza dell’Università Ca’ Foscari di Venezia e con la Columbia University di New York, dove ha svolto il dottorato di ricerca. Per Il Poligrafo ha curato l’edizione del poema di Giuseppe Carletti, L’incendio di Tordinona (2005). Fa parte del comitato di redazione della rivista «Letteratura e dialetti» ed è membro del Centro Studi “G.G. Belli” di Roma.