Novecento a Venezia. Le memorie, le storie
collana diretta da Mario Isnenghi
«Faremo un mosaico alla veneziana: questa la nostra intenzione, nel dare avvio alla collana. Anzi, qualche cosa di più diffuso: un pavimento alla veneziana, quel che sta sotto e sostiene. Pietruzze e frammenti vari in un composto fantasioso, con i suoi segreti e le sue regole: se ne possono distinguere i particolari variatissimi o averne una visione sintetica, e si stenterebbe a definirne il colore, tanto l’insieme rimane cangiante, fatto com’è di infiniti sottoinsiemi, multiplo di multipli. Questo nostro pavimento alla veneziana non è antichissimo, l’han fatto nel Novecento, spesso però con materiali di riporto, modelli e riecheggiamenti che venivan da più lontano. Anche se la memoria rimane sovrana a Venezia ed è costitutiva di come questa città è e di come la vediamo e viviamo, c’è oramai un Novecento a Venezia che il trascorrere del tempo – rendendo anch’esso “passato” – permette di mettere a fuoco. “Novecento a Venezia. Le memorie, le storie” ha l’improntitudine di “vedere” anche la Giudecca, Mestre, Marghera: il “nuovo che avanza”, o meglio che “avanzava”, cento e più anni fa. Siamo andati e continueremo ad andare anche per archivi, biblioteche e musei, depositi e – quando funzionano – motori della memoria; non mancano i palazzi patrizi, con le mutazioni e i riusi a cui il tempo via via li destina; ma neppure le tappe e i luoghi in cui Venezia cambia, si trasforma. Cioè, semplicemente, vive? Così quelli del bicchiere mezzo pieno. Oppure, nell’innovare, stravolge e nega se stessa? Così i teorici del bicchiere mezzo vuoto» [Mario Isnenghi]