Il Petrolchimico di Porto Marghera ha poco dell’immagine della fabbrica ideale, quella dai volumi netti e definiti che “ospita” al proprio interno uomini e macchine. Il corpo del Petrolchimico è un insieme di grandi tubi sotterranei o sospesi a mezz’aria, di colonne, camini, cisterne, tramogge, pompe ecc. I suoi prodotti non sono cose né pezzi, ma gas, resine, liquidi, polveri, granulati, con i quali si realizzano oggetti banali e quotidiani: detersivi e scarpe, frigoriferi e giubbotti, concimi e imbottiture, elastici e colle. Tra il 1950 e il 1975, attraverso la continua costruzione di nuovi impianti, il Petrolchimico prende la forma di una “città nella città” che sembra oscurare la prima Porto Marghera, quella battezzata in piena Grande Guerra e sviluppatasi durante il periodo del fascismo attorno ai settori siderurgico, meccanico e navale.
In queste dense pagine, di una fabbrica così particolare si evidenziano i fattori di “eccentricità” nel contesto veneziano: rispetto alla morfologia storica del polo industriale – un puzzle di stabilimenti e lavorazioni –, rispetto al delicato ecosistema lagunare e al paesaggio di Venezia, e talvolta persino rispetto alla storia più tradizionale del movimento operaio, occupata prevalentemente dall’identità e dalle lotte dei meccanici. Ma la storia del Petrolchimico è soprattutto una vicenda fitta di passioni, di conflitti, di scontri e di metamorfosi individuali e collettive, di lavoro, di lotte, di solidarietà, di fatica e anche di morte: chi è stato protagonista di questa storia difficilmente non ha avvertito, a un certo punto, il bisogno di raccontare la propria esperienza, la propria “versione dei fatti”.
2009, pp. 96, ill. bn
ISBN
978-88-7115-682-8
€ 18,00 € 17,10
Il Petrolchimico
Gilda Zazzara si è laureata presso l’Università di Bologna con una tesi sulla storia dell’Istituto Gramsci. Nel 2003 ha curato la realizzazione del documentario La democrazia dinanzi ai giudici. Lelio Basso e i ribelli dell’Amiata, prodotto dalla Fondazione Basso di Roma. Attualmente svolge attività di ricerca presso il Dipartimento di Studi storici dell’Università Ca’ Foscari di Venezia, occupandosi dell’organizzazione della ricerca storica negli anni Sessanta del Novecento, con particolare riguardo alla nascita degli studi sulla contemporaneità.