Il litorale di Pellestrina è la zona costiera più meridionale che delimita la laguna di Venezia dal mare, un lembo di terra dalle origini antiche e denso di storia che ha attirato l’attenzione di molti studiosi per le sue singolarità. Pellestrina conserva ancora oggi, pure e incontaminate, alcune peculiarità della vita anfibia veneziana, rurale e marina, che sono proseguite anche nel corso del Novecento, tutelando la cultura dell’isola e l’originale inclinazione di comunità sospesa tra le acque del mare e della laguna che riesce a farsi valere in una lunga e sottile striscia di terra.
In queste pagine ne viene ripercorsa la storia novecentesca, richiamando alla memoria le vicende millenarie della comunità che vi ha sempre vissuto in una dimensione atemporale, solo in alcuni momenti scossa da avvenimenti drammatici, come le bombe della Seconda Guerra mondiale o la tragica alluvione del 1966 che spezza e travolge gli storici murazzi della Serenissima. Attraverso le testimonianze d’archivio e il continuo relazionarsi con chi vive e opera sull’isola, emerge il ritratto di un luogo fatto di sopravvivenze: di clan famigliari, di nomi che si tramandano di padre in figlio, di antichi mestieri, di tradizioni, di memorie che ogni nuova generazione ha avuto il compito e il merito di preservare, riproponendo anche nella modernità i valori di donne e uomini consapevoli del proprio orgoglio e della propria particolare natura ambientale.