Edificio, teatro, sito: tre vite in una. Il Teatro Goldoni è un simbolo di venezianità particolare, che racchiude momenti e passaggi di una lunga storia, iniziata nel 1622, con l’inaugurazione di quello che si sarebbe chiamato Teatro Vendramin, il primo teatro “pubblico” al mondo, ma che prima di essere battezzato con il nome del più celebre commediografo veneziano – oltre due secoli più tardi, siamo nel 1875 – era stato conosciuto anche come Teatro di San Salvador, di San Luca, Apollo. Dall’ultimo scorcio dell’Ottocento e poi nel Novecento, il Teatro Goldoni, scelto dal Teatro Veneto come propria sede d’elezione, si identifica con una ricca epopea (i suoi protagonisti si chiamano Moro Lin, Selvatico, Gallina, Zago, Benini, Sugana, Duse, con i “dirigenti” storici Barera e Marigonda, e poi la successiva ondata dei Rocca, Baseggio, Cavalieri, Micheluzzi, Giachetti, Bianchini ecc.), in cui l’attività delle più importanti compagnie venete si intreccia con una fitta sequenza di tournée e di prime nazionali. Ma la vicenda novecentesca presenta luci e ombre. Chiuso inaspettatamente negli anni Cinquanta, il Teatro Goldoni – che durante la guerra è stato il luogo dell’omonima “beffa”, famoso episodio della Resistenza lagunare – viene completamente ristrutturato e poi riaperto soltanto nel 1979, con una rappresentazione della goldoniana Locandiera. Qualche anno ancora e, nel 1992, si costituisce ex novo il Teatro Stabile del Veneto “Carlo Goldoni”, che sarà diretto da Giulio Bosetti, quindi da Mauro Carbonoli, Luca De Fusco, Alessandro Gassman.
Il Teatro Goldoni
Roberto Cuppone (Mantova, 1955), ricercatore presso le università di Genova e di Venezia, ha pubblicato Teatri, città (1991), L’invenzione della Commedia dell’Arte (1998), CDA, sogno romantico. Il mito della commedia dell’arte nell’Ottocento francese (2000); Alessandro Fersen e la commedia dell’arte (2009); il Commento alla Cameriera brillante di Goldoni (2002), l’edizione critica di Strampalata in rosablu ovvero Arlecchino e Allegria oggi sposi di Palmieri (2003). Autore, regista e attore di teatro (premio Teatro Goldoni 1981, come Brighella), ha scritto circa quaranta testi rappresentati, ha partecipato o diretto spettacoli con Losey, Nanni, Scaparro, Marcucci, De Bosio, Costa, Boso, Soleri, Merisi, Micol, Maag, Foà, Degli Esposti, Pagliai e ha tenuto lezioni internazionali a Parigi, Budapest, Londra, Marilia, Nicosia, Bucarest.