La discussione attuale sulla città è determinata dalla progettazione di una delle più estese trasformazioni dell’ambiente costruito dopo la Seconda Guerra mondiale. Una discussione che ruota intorno ai temi di resilienza e sostenibilità e che spesso si limita a trattare aspetti funzionali e organizzativi, ricollegandosi in questo modo all’approccio quantitativo-tecnocratico del Movimento moderno utilizzato nella ricostruzione postbellica delle città europee. Il carattere e la portata delle trasformazioni in atto, però, richiedono strategie di carattere complesso e inclusivo finalizzate a garantire la modifica coerente del patrimonio costruito e la salvaguardia del suo valore particolare.
Strategie che devono confrontarsi con la città esistente intesa come forma urbana, cioè come concreta forma costruita che emerge nell’interrelazione di Körper und Raum, “corpo e spazio”, generando un sistema di aree urbane, di luoghi dal carattere specifico. Questo confronto richiede una comprensione precisa della complessa Stadtgestalt nella quale si costituisce non solo la città come luogo fisico per abitare, ma anche la rappresentazione della civiltà urbana e la sua storia.
Per avvicinarsi alla questione dell’essenza della Stadtgestalt, la prima parte del presente volume indaga i fondamenti concettuali della comprensione dell’idea di città, riproponendo una serie di testi chiave sul progetto urbano nel Novecento. Nella seconda parte, la ricerca sull’idea della Stadtgestalt assume un carattere più concreto, che prende in esame tre casi di studio: Firenze, Bologna e Bergamo, città presentate attraverso diverse letture che riguardano i principali aspetti concettuali della loro forma urbana, per comprenderne le diverse forme e le specifiche idee che ciascuna di esse esprime.
2025, pp. 252, ill. bn
ISBN
978-88-9387-300-0
€ 27,00 € 25,65
L’idea della città
Tre casi di studio
Firenze, Bologna, Bergamo
a cura di
Stefan Vieths, architetto, è professore associato di Composizione architettonica e urbana presso l’Università degli Studi di Bergamo. È stato architetto presso lo studio di O.M. Ungers a Colonia e co-autore di numerosi progetti e opere costruite. Dal 2012 al 2020 è stato visiting professor presso il Politecnico di Milano. Ha pubblicato diversi scritti teorici sulla forma architettonica (Forme Composite, 2012), sulla ricerca morfologica di O.M. Ungers e sulla forma urbana di Berlino.
Indice
- Stefan Vieths, L’idea della Stadtgestalt e la costruzione integrata della forma urbana
- Fabrizio F.V. Arrigoni, Aut finis aut transitus. Figure della modificazione
- Emanuele Garda, L’idea di città di Rykwert: note per una riflessione
- Francesco Collotti, L’architettura della città, ora per allora
- Antonio Acocella, Monumenti e struttura urbana, l’esempio di Döllgast
- Annalisa Trentin, Chiara Ciambellotti, Colin Rowe Collage City vs O.M. Ungers Città arcipelago
- Ilaria Maria Zedda, Stadtraum in Theorie und Praxis. Lo spazio della città nella teoria e nella pratica: lezioni di composizione degli spazi urbani da Camillo Sitte a Rob Krier
- Chiara Simoncini, L’immagine della città: Kevin Lynch tra l’altro
- Stefan Vieths, Morphologie. City Metaphors di O.M. Ungers
- Franca Mugnai, La Stadtgestalt di Firenze: la Cupola di Brunelleschi
- Luca Barontini, La Firenze ideale di Leonardo Savioli
- Andrea Borsari, I portici di Bologna. Una prospettiva di morfologia estetica e sociale
- Ramona Loffredo, La cancellazione di un confine: il caso delle demolizioni delle mura di città a Bologna
- Matteo Cassani Simonetti, Ilaria Cattabriga, «Una città antica per una nuova società». Il Piano per il centro storico come problema di conservazione della forma e dell’esperienza della città (1969-1973)
- Stefan Vieths, La Stadtgestalt di Bergamo tra Raumkunstwerk e Belvedere
- Renato Ferlinghetti, Bergamo, l’idea della città parco
- Giulio Mirabella Roberti, Bergamo città murata. Da fortezza a paesaggio





















