La mente affettiva di Spinoza

Tra codici genetici e codici interpretativi esiste qualcosa di più che una semplice analogia esteriore: la vita umana è una realtà che si determina attraverso interpretazioni. Partendo da questa osservazione, il volume affronta una rilettura dell’Etica di Spinoza quale trattato di psicologia dell’autointerpretazione. In che modo possiamo attribuire un’essenza ermeneutica alla nostra mente? Come possiamo definire un’interpretazione “buona” o “cattiva”? Le proposizioni spinoziane dell’Etica guidano questa indagine intorno alla psicologia filosofica. L’ambito della causalità mentale è identificato da Spinoza con quello delle nostre dinamiche affettive; la mente umana è l’atto stesso di istituire degli ordini interpretativi, cioè delle combinazioni di senso, ed è sempre fattore di causalità psicofisica. Infine, la teoria spinoziana delle “idee adeguate” diventerà il banco di prova per chiarire la competenza interpretativa, l’intenzionalità dell’interpretazione e i suoi effetti.