«Perché i poeti?» si domanda Heidegger in un celebre saggio della raccolta Sentieri interrotti. L’interrogazione sul tema della poesia e sul ruolo del poeta rappresenta lo snodo determinante per comprendere il senso della cosiddetta «svolta» nel contesto del pensiero heideggeriano a partire dalla metà degli anni Trenta. Rispetto all’argomentazione filosofica tradizionale, e dunque al linguaggio concettuale, con la poesia si apre per Heidegger la ricerca di una via linguistica alternativa che dischiuda la verità e dica l’essere in quanto evento. Definita «linguaggio originario», la poesia è dunque intesa dal pensatore come il modo privilegiato di accadere della verità dell’essere.
Il presente volume si propone di restituire tutta la feconda complessità del dialogo – implicito ed esplicito, diretto e indiretto – di Heidegger con i suoi poeti d’elezione. Si tratta di un confronto che riguarda sia la poesia dell’antica Grecia (Omero, Pindaro, Eschilo, Sofocle), sia quella tedesca (Trakl, George, Hölderlin, Hebel, Rilke, Goethe, Mörike, Celan, Silesius), francese (Char, Rimbaud) e giapponese (Bashō). Ne emerge una riflessione articolata e corale su questioni decisive e attuali relative all’essenza e al ruolo dell’arte, alla funzione del linguaggio, al destino della tecnica e in definitiva al senso della verità.
Paradosso. Rivista di filosofia, 2022/1
Heidegger e i poeti
Francesco Cattaneo è professore associato di Filosofia (Estetica) presso l’Università di Bologna. È autore di: La presenza degli dèi. Filosofia e mito in Friedrich Nietzsche e Walter F. Otto tra verità e bellezza (2019); La potenza del negativo. Saggi sulla storicità dell’esperienza (2010); Luogotenente del nulla. Heidegger, Nietzsche e la questione della singolarità (2009). Ha curato: La verità che avviene. Sulla compagnia tra arte e filosofia (2022); Estetica e traduzione (2022); “Sogni febbrili”: Werner Herzog e la filosofia (2020); Nietzsche nella letteratura del Novecento. Percorsi interpretativi (2019); Nietzsche nella Rivoluzione conservatrice (2015); Domandare con Gadamer. Cinquant’anni di «Verità e metodo» (2011); I sentieri di Zarathustra (2009); nonché l’edizione italiana di Werner Herzog, Incontri alla fine del mondo. Conversazioni tra cinema e vita (2009). È membro del Consiglio direttivo di Estetica. Studi e ricerche e dell’Editorial Board di Studi di Estetica.
Alberto Giacomelli insegna Estetica per i corsi di laurea in Discipline delle Arti, della Musica e dello Spettacolo e Storia e tutela dei Beni artistici e musicali presso l’Università degli Studi di Padova. Ha svolto attività di ricerca presso la Eberhard Karls Universität di Tübingen, la Humboldt e la Technische Universität di Berlino ed è stato Visiting Lecturer presso la Graduate School Faculty of Art and Letters, Tohoku University di Sendai. I suoi principali interessi di studio riguardano l’estetica e la filosofia di area tedesca del XIX e XX secolo con particolare riferimento al pensiero di Nietzsche, alla relazione tra filosofia e linguaggi artistico-letterari e alle forme di pensiero sino-giapponese. È autore di saggi in riviste e volumi nazionali e internazionali e delle monografie Simbolica per tutti e per nessuno. Stile e figurazione nello Zarathustra di Nietzsche (Mimesis, 2012); Bauhaus absconditum. Arte, corpo e mistica alle radici del Modernismo (Mimesis, 2019); Tipi umani e figure dell’esistenza. Goethe, Nietzsche e Simmel per una filosofia delle forme di vita (Mimesis, 2021). È inoltre traduttore e curatore dell’opera di Ryōsuke Ōhashi Kire Il bello in Giappone (Mimesis, 2017).
Rosa Maria Marafioti è ricercatrice (RTDB) di Storia della filosofia presso il Dipartimento di Lettere, Filosofia, Comunicazione dell’Università degli Studi di Bergamo, e possiede l’ASN (II fascia) per Storia della filosofia, Filosofia teoretica, Estetica e filosofia dei linguaggi. È membro della Società Filosofica Italiana, membro scientifico della Martin-Heidegger-Gesellschaft, membro del comitato scientifico della collana Rendere visibile (Orthotes), Associate Editor degli “Heidegger-Studies”. Ha pubblicato le monografie La questione dell’arte in Heidegger (2008), Il ritorno a Kant di Heidegger. La questione dell’essere e dell’uomo (2011), Gli Schwarze Hefte di Heidegger. Un “passaggio” del pensiero dell’essere (2016), Heideggers und Gadamers Wiederentdeckung der φρόνησις (2022), e ha curato la traduzione di M. Heidegger, Oltre l’estetica. Scritti sull’arte (2010). Ha scritto numerosi saggi sull’idealismo, il neokantismo, la fenomenologia e l’ermeneutica.
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