Nella storia del pensiero e della civiltà occidentale Prometeo appare come uno dei personaggi in grado di esprimere più compiutamente identità e aporie della cultura che è propria dell’homo europaeus. In questo numero di «Paradosso» il Prometeo del mito descritto da Esiodo, ma anche – ad esempio – la figura inquieta che ritorna, molti secoli più tardi, nei frammenti di poesie e drammi abbozzati da Goethe, è il pretesto per indagare una vasta eredità filosofica che, dalla Grecia antica, si estende a comprendere parte rilevante della riflessione contemporanea. La figura del “Titano ribelle”, nelle riletture novecentesche di autori di vario orientamento come Gadamer, Cassirer, Blumenberg, sembra destinata a convergere verso un rinnovato orizzonte di senso, incarnando il netto superamento di ogni ingenua apologetica della tecnica, in favore di una più responsabile visione delle possibilità e dei limiti inerenti alla condizione umana. Prometeo non è più il simbolo di un progresso scientifico lineare e inarrestabile, ma diventa l’emblema di una “crisi” profonda dell’uomo, del suo rapporto con il divino e con la morte. All’interno di questo ambito tematico, i contributi raccolti prendono come riferimento la pregnanza e la persistente attualità della figura di Prometeo, posta in relazione alle molte e spesso divergenti prospettive del contemporaneo – da Hegel a Heidegger, da Nietzsche a Sartre, da Bergson fino a Bloch, Foucault, Adorno, Kojève.
Paradosso. Rivista di filosofia, 2009
Il destino di Prometeo
Razionalità, tecnica, conflito
a cura di
Laura Sanò è ricercatrice presso il Dipartimento di Filosofia dell’Università di Padova, dove insegna Storia della filosofia contemporanea. Le sue indagini si sono indirizzate all’esplorazione della filosofia contemporanea, nel contesto del pensiero europeo, da Nietzsche a Heidegger. Tra le sue pubblicazioni: Un daimon solitario. Il pensiero di Andrea Emo (Napoli 2001); Andrea Emo. Il monoteismo democratico. Religione, politica e filosofia nei Quaderni del 1953 (Milano 2003); Le ragioni del nulla. Il pensiero tragico nella filosofia italiana tra Ottocento e Novecento (2005); Un pensiero in esilio. La filosofia di Rachel Bespaloff (Napoli 2007).