Riconsiderare la storia del pensiero filosofico del Secolo breve spinge a un inevitabile incontro con l’ebraismo e le sue articolazioni e a una riflessione sulle principali figure di pensatori per i quali è stato decisivo il confronto con le proprie radici ebraiche, in relazione anche ai tragici eventi che hanno sconvolto il Novecento. Premessa necessaria all’indagine sul loro pensiero è il superamento della concezione di separazione e integrazione che ha profondamente segnato la storia degli Ebrei d’Europa. Solo in questo modo è possibile riconoscere e ripensare la portata teorico-filosofica del loro messaggio, che ha saputo arricchire con prospettive profonde e intense la storia del pensiero occidentale.
Vengono qui ascoltate alcune tra le voci più importanti e significative del pensiero ebraico contemporaneo, mostrando come esse abbiano interagito, pur in maniera diversa e con differenti accentuazioni, con la filosofia, la poesia, la letteratura e la teologia della propria epoca. Il volume documenta il confronto costante, esplicito o implicito, con le origini ebraiche di questi autori – Hannah Arendt, Walter Benjamin, Rachel Bespaloff, Paul Celan, Jacques Derrida, Benjamin Fondane, Jeanne Hersch, Esther Hillesum, Sarah Kofman, Emmanuel Lévinas, Simone Weil –, origini riconosciute come fonte del loro pensiero, da riscoprire e valorizzare contro ogni tentativo di assimilazione o cancellazione.
Paradosso. Rivista di filosofia, 2019/1
Prospettive filosofiche dell’ebraismo
Intrecci e divergenze nel cuore di una grande eredità
Bruna Giacomini insegna Storia della filosofia contemporanea presso l’Università di Padova. Dopo una prima fase dedicata all’esame dei paradigmi di pensiero di ambito mittel-europeo tra Otto e Novecento (Marx, Weber, Simmel, Luhmann), ha concentrato la sua attenzione sulla questione filosofica dell’alterità quale snodo da cui si dipartono alcuni dei più importanti assi tematici della ricerca del Novecento, interrogando autori quali Lévinas, Derrida, Arendt. In questa prospettiva ha indagato anche alcuni dei principali temi della filosofia femminista contemporanea. Tra le sue pubblicazioni, Relazione e alterità. Tra Simmel e Lévinas (Padova 1999); Straniero/Ospite («Paradosso» 2002); In cambio di nulla. Figure del dono (Padova 2006); «Che cosa ci fa pensare?». Pathos e filosofia in Hannah Arendt («Paradosso» 2012); Idee che accendono la miccia. Politica e violenza nel pensiero di Hannah Arendt (Milano-Udine 2012); «L’altro arriva sempre, in tutti i modi...». Inclusione e ospitalità: due grammatiche a confronto (Firenze 2013); Responsabilità. Perché darsi in-pegno (Milano-Udine 2014); Forme etiche del virile. Il volto dell’altro secondo Emmanuel Lévinas (Padova 2015); Amicizia: una fratellanza di “altro” genere («Gli Argonauti» 2017); Maternità: tra illusione e realtà («Quaderni degli Argonauti» 2017).
Laura Sanò insegna Storia della filosofia contemporanea nei Corsi di laurea in Filosofia e Lettere dell’Università di Padova. È autrice di numerosi articoli e monografie sul pensiero filosofico contemporaneo. Oltre a tre volumi dedicati alla tradizione del pensiero negativo (Un daimon solitario. Il pensiero di Andrea Emo, prefazione di Umberto Curi, La Città del Sole, Napoli 2001; Il monoteismo democratico. Religione, politica e filosofia nei Quaderni del 1953 di Andrea Emo, prefazione di Massimo Donà, Bruno Mondadori, Milano 2003; Le ragioni del nulla. Il pensiero tragico nella filosofia italiana tra Ottocento e Novecento, prefazione di Sergio Givone, Città Aperta Edizioni, Troina 2005), ha pubblicato due testi sul pensiero di Rachel Bespaloff: una monografia (Un pensiero in esilio. La filosofia di Rachel Bespaloff, prefazione di Remo Bodei, Istituto Italiano per gli Studi Filosofici, Napoli 2007) e un volume antologico (Rachel Bespaloff, Su Heidegger, Bollati Boringhieri, Torino 2010). Tra le pubblicazioni più recenti si ricordano infine: Leggere la Persuasione e la rettorica di Carlo Michelstaedter (Ibis, Como-Pavia 2011), Donne e Violenza. Filosofia e guerra nel pensiero del ’900, postfazione di Bruna Giacomini (Mimesis, Milano-Udine 2012), Metamorfosi del potere. Percorsi e incroci tra Arendt e Kafka (Inschibboleth, Roma 2017).
Indice
- Bruna Giacomini, Laura Sanò, Introduzione: prospettive filosofiche dell'ebraismo. Intrecci e divergenze nel cuore di una grande eredità
- Gérard Bensussan, Levinas, Deridda: un tournant juif de la philosophie?
- Orietta Ombrosi, Per un messianismo dell'umano: la prospettiva di Emmanuel Levinas
- Bruna Giacomini, Jacques Deridda, il marrano: tradire l'ebraismo per restargli fedele
- Laura Sanò, Rachel Bespaloff. La doppia appartenenza
- Lorenza Bottacin Cantoni, Vegliare sull'estremo. Alcune tematiche ebraiche nel pensiero di Maurice Blanchot
- Martino Dalla Valle, «Tutti i poeti sono ebrei». Poesia e destino in Paul Celan.
- Vivian Liska, Le poème, le juif, le lieu: Emmanuel Levinas lecteur de Paul Celan
- Alberto Giacomelli, «La storia più dolorosa» e «il libro più possente». Nietzsche e la Lebensform ebraica
- Wanda Tommasi, Un radicamento negato. Simone Weil e l'ebraismo
- Tamara Tagliacozzo, Conoscenza e redenzione. Elementi ebraico-massianici nel concetto di immagine dialettica di Walter Benjamin
- Alessandro Galvan, L'intima relazione. Note sul Diario di Etty Hillesum
- Davide Brugnaro, Questioni di identità. Ebraicità e politica in Hannah Arendt
- Federica Negri, «In quanto ebreo mio padre è morto ad Auschwitz». L'impossibile compito della filosofia in Sarah Kofman
- Silvia Mocellin, Tra richiamo alla tradizione e "presenza al suo tempo": le radici del pensiero di Jeanne Hersch
- Ilaria Malaguti, In signo. Diaconia della parola e sapienza del cuore
- Monique Jutrin, Irrésignation et pouvoir du cri dans l'oeuvre de Benjamin Fondane
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